Il largo impiego dell’amianto, utilizzato per costruzioni civili e industriali soprattutto dalla seconda metà del ‘900 fino al 1992, quando è stato dichiarato illegale, era in gran parte dovuto alle caratteristiche del materiale.
Molto duttile, resistente alle alte temperature, alle sollecitazioni meccaniche e all’usura, l’amianto rappresentava in materiale da costruzione ideale. La sua grande resistenza al tempo, tuttavia, risulta anche dannosa per l’essere umano: essendo composto da fibre sottilissime, è facile inalarlo, e l’organismo non riesce a smaltirlo, sviluppando di conseguenza patologie (principalmente “tumori da amianto” alle vie respiratorie) che rimangono latenti anche per anni o decenni, ma che col tempo possono rivelarsi letali.